Favole giocose per “bambini”
Distorsione tempo terrestre
Immaginiamo di avere un mezzo con un motore trainante di potenza Pm, dotato di un riduttore meccanico che percorre lo sviluppo/percorso “l”, il motore è collegato ad un alternatore rallentato ossia un alternatore con un riduttore meccanico con un coefficiente di riduzione maggiore di quello del motore; il rapporto fra il coefficiente del riduttore alternatore e riduttore motore è uguale ad “a”.
La potenza alternatore come già visto è Pa = Pm x a
All’alternatore rallentato è collegata una cella rototraslante C dove dovrei misurare la distorsione dello spazio/tempo.
La potenza applicata alla cella è Pc = Pa = Pm x a
A questo punto metto in movimento il motore che trascina l’alternatore e la cella rototraslante.
La cella C segue alternatore e motore ma da un punto di vista spazio/tempo è come se seguisse un percorso molto più breve, ossia “f” pur seguendo il motore e l’alternatore e quindi:
Pm x l / Tempo = Pc x f / Tempo’
Pm x l / Tempo = Pm x a x f / (tempo x a¼)
Il tempo viene distorto in funzione della radice quarta di a come già dimostrato… ma il valore 4 potrebbe essere in funzione di quante volte l’unità tempo entra in gioco della distorsione tempo e potrebbe diventare 3 o 2…
In poche parole se C fosse grande da comprendere motore e alternatore non è detto che fissandolo ad occhio nudo si punti materialmente il complesso A + M + C… Non è detto quindi che il marchingegno si trovi dove l’occhio lo vede in quel momento… o meglio se la persona si trova su C non è detto che puntando la strada si trovi effettivamente in quel punto della strada stessa.
Alessandro Leghi
6 gennaio 2023